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SUI DIRITTI DELLE PERSONE

28/07/2025 08:41

Alfonso Civiltà

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SUI DIRITTI DELLE PERSONE

SUI DIRITTI DELLE PERSONEDICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI ASSEMBLEA GENERALE DELLE NAZIONI UNITE PARIGI, 10 DICEMBRE 1948PreamboloConsiderat

SUI DIRITTI DELLE PERSONE
DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI 
ASSEMBLEA GENERALE DELLE NAZIONI UNITE 
PARIGI, 10 DICEMBRE 1948
Preambolo
Considerato che il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo; 
Considerato che il disconoscimento e il disprezzo dei diritti umani hanno portato ad atti di barbarie che offendono la coscienza dell’umanità, e che l’avvento di un mondo in cui gli esseri umani godano della libertà di parola e di credo e della libertà dal timore e dal bisogno è stato proclamato come la più alta aspirazione dell’uomo; 
Considerato che è indispensabile che i diritti umani siano protetti da norme giuridiche, se si vuole evitare che l’uomo sia costretto a ricorrere, come ultima istanza, alla ribellione contro la tirannia e l’oppressione; Considerato che è indispensabile promuovere lo sviluppo di rapporti amichevoli tra le Nazioni; 
Considerato che i popoli delle Nazioni Unite hanno riaffermato nello Statuto la loro fede nei diritti umani fondamentali, nella dignità e nel valore della persona umana, nell’uguaglianza dei diritti dell’uomo e della donna, ed hanno deciso di promuovere il progresso sociale e un miglior tenore di vita in una maggiore libertà;
Considerato che gli Stati membri si sono impegnati a perseguire, in cooperazione con le Nazioni Unite, il rispetto e l’osservanza universale dei diritti umani e delle libertà fondamentali; 
Considerato che una concezione comune di questi diritti e di questa libertà è della massima importanza per la piena realizzazione di questi impegni;
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite
proclama la presente Dichiarazione Universale dei Diritti Umani come ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni, al fine che ogni individuo ed ogni organo della società, avendo costantemente presente questa Dichiarazione, si sforzi di promuovere, con l’insegnamento e l’educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libertà e di garantirne, mediante misure progressive di carattere nazionale e internazionale, l’universale ed effettivo riconoscimento e rispetto tanto fra i popoli degli stessi Stati membri, quanto fra quelli dei territori sottoposti alla loro giurisdizione.
Seguono i celeberrimi 30 articoli che vanno dal primo che recita: Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.
Per arrivare all’ultimo: Nulla nella presente Dichiarazione può essere interpretato nel senso di implicare un diritto di un qualsiasi Stato, gruppo o persona di esercitare un’attività o di compiere un atto mirante alla distruzione di alcuno dei diritti e delle libertà in essa enunciati.
La dichiarazione, nella sua votazione iniziale, fu approvata da 48 paesi, mentre 8 si astennero e 2 non parteciparono. Oggi, più di 190 Paesi hanno aderito alla Dichiarazione, con molti che hanno ratificato trattati giuridicamente vincolanti basati sui suoi principi. 
Vogliate perdonare se vi costringo a leggere passaggi quasi noiosi ma che ritengo fondamentali per comprendere quanto contraddittoria possa essere la specie umana.
Così armoniosamente concorde nell’enunciazione di principi fondamentali che raccolgono in essi l’essenza dell’evoluzione millenaria del Sapiens Sapiens, quanto divisa nella loro effettiva applicazione.
Ma quanti e quali di questi 190 Paesi applicano effettivamente questi principi sottoscritti dopo l’ennesima carneficina mondiale? Le Carte Costituenti di Paesi come gli USA, la Gran Bretagna, la Francia e la stessa Italia anticipano in un certo senso tali intenti; la nostra stessa Costituzione fa propri gran parte dei principi riportati dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
La stessa Cina, sembra impossibile, ha ratificato gran parte dei trattati internazionali  su questo argomento.
Addirittura L'articolo 2 della Costituzione della Federazione Russa stabilisce che "la persona, i suoi diritti e le sue libertà sono un valore supremo" e che il riconoscimento, il rispetto e la difesa dei diritti e delle libertà dell'individuo e del cittadino sono un obbligo dello Stato.”
Vi risparmio invece, per decenza, quanto riportato nel discorso istitutivo dello Stato di Israele tenuto dal padre fondatore Ben Gurion il 14 maggio 1948.
Effettivamente sono ben 190 le Carte Costituzionali che con belle e pompose parole anticipano o fanno propri i propositi delle Nazioni Unite; peccato che tutte, nessuna esclusa, hanno attaccato al chiodo le pergamene per tirarle fuori solo in occasione di pomposi e noiosissimi discorsi fatti per compiacere il deficiente di turno. 
Si perché solo un deficiente mentale (non è un insulto, è solo una situazione patologica del cervello) può obiettare che in paesi come il nostro o altri della stessa levatura democratica sia applicata, nei vari campi, la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Mai come oggi, ovunque nel mondo, tali intenti sono stati così calpestati. Non esiste un angolo di questo martoriato pianeta dove uno dei 30 bellissimi articoli della Dichiarazione Universale non venga calpestato in malo modo.
Assistiamo inermi al decadimento quotidiano dell’essere umano, di quel Sapiens Sapiens che ci ha portato sulla luna e che, un po alla volta e con il sorriso dei deficienti, porterà l’intera Umanità alla sua totale estinzione.
Che siano di destra o di sinistra, Cristiani o Musulmani, occidentali o orientali non ho più fiducia in questi animali.

 Meglio, molto meglio il mio bassotto.

 

PS: Chi ha avuto modo di leggere “Miscellanea” comprenderà il perché Giosué è improvvisamente diventato Ben.


Alfonso Civiltà

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